HomeAuthorAlfredo Riccardi, Autore presso Studio Legale Riccardi | Pagina 7 di 10

Con la recentissima sentenza n. 9193 del 7 maggio 2015 (che segue la più celebre sentenza a Sezioni Unite n.9100/2015 esaminata nella precedente newsletter), la Suprema Corte di Cassazione afferma un importante e nuovo principio in quanto specifica che gli amministratori di società, non solo devono provvedere all’adempimento del dovere di regolare tenuta delle scritture...

Con la sentenza n.9100/2015 del 06/05/2015 la Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite si è pronunciata in termini di quantificazione del danno nelle azioni di responsabilità promosse contro gli amministratori di società fallite. Il caso finito alle Sezioni Unite partiva da un’azione intentata nel 2001 contro l’amministratore unico di una srl napoletana, condannato in...

L’azione di responsabilità promossa dal curatore non costituisce un tertium genus, ma cumula in sé le azioni di cui agli artt. 2393 c.c. (azione sociale) e 2394 c.c. (azione dei creditori) ed è finalizzata alla reintegrazione del patrimonio della società, inteso unitariamente come garanzia dei soci e dei creditori sociali, fermi gli oneri probatori inerenti...

La durata quinquennale di un piano concordatario rientra nei limiti massimi entro cui è possibile effettuare un’attestazione, secondo i principi contabili, e nel contempo consente di formulare un giudizio di fattibilità della proposta di concordato tramite la verifica dell’effettiva realizzabilità della causa concreta, da intendersi come obiettivo specifico perseguito dal procedimento che si invera nel...

Con ordinanza del 12 febbraio 2014 della Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione veniva rimessa alle Sezioni Unite, la questione, oggetto di contrasto e ritenuta di particolare importanza, e cioè se l’effetto esdebitatorio del concordato preventivo di una società di persone si estenda alla garanzia ipotecaria, prestata su propri beni dal socio illimitatamente...

Con interessante pronuncia della Suprema Corte di Cassazione (Sezione Prima 22 agosto 2011 sentenza n.17448) è stato affermato che a seguito dell’ammissione al passivo di un credito per il saldo residuo derivante dalla compensazione ex art.56 Legge Fallimentare, dedotta dal creditore, si determina una preclusione endofallimentare in relazione al titolo negoziale da cui deriva il...

L’art. 43 L.F., secondo il quale l’apertura del fallimento determina l’interruzione del processo, deve essere inteso nel senso che il termine perentorio previsto dall’art. 305 c.p.c. per la riassunzione del processo decorre non dalla data della sentenza dichiarativa di fallimento, né dalla data di iscrizione della sentenza nel Registro delle Imprese, bensì – secondo un...

La Suprema Corte di Cassazione, Sezione Prima, con la sentenza n. 6022 del 14 marzo 2014 ha precisato che nel concordato con cessione dei beni, l’imprenditore assume l’obbligo di porre a disposizione dei creditori l’intero patrimonio dell’impresa e non di garantire il pagamento dei crediti in una misura percentuale prefissata. Nella domanda di concordato con...

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