Diritto CommercialeIl segno estetico ha una capacità distintiva bassa, pertanto se registrato come marchio gode di una tutela debole da parte dell’ordinamento

18 Febbraio 20170

La Cassazione civile, con la recente pronuncia n.6551/2017, delinea i confini del cd. marchio estetico, chiarendo che la capacità distintiva estetica è sempre debole e che lievi modificazioni o aggiunte al segno prescelto sono sufficienti ad escluderne la confondibilità.

Ciò comporta la qualificazione del marchio estetico come “marchio debole”, con conseguente affievolimento dell’intensità della tutela legale predisposta dall’ordinamento.

Avv. Daniela Settembre

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