Inammissibile il reclamo contro i decreti del Tribunale pronunciati in sede di reclamo
La questione esaminata dalla Corte d’Appello di Napoli, e di seguito riprodotta, concerne il reclamo/appello proposto da un socio che aveva esercitato il proprio diritto di recesso dalla compagine sociale e che aveva chiesto al Tribunale delle Imprese la rideterminazione del valore di liquidazione della propria partecipazione azionaria.
Dopo la nomina di un consulente tecnico da parte del Tribunale delle imprese che aveva avuto il compito di stimare il valore della partecipazione dell’azionista receduto, la società aveva proposto reclamo con il patrocinio dello Studio Legale Riccardi s.s. ed aveva ottenuto l’annullamento/caducazione dell’originario decreto di nomina del CTU.
Avverso tale ultimo provvedimento il socio spiegava reclamo dinanzi la Corte d’Appello che con la decisione appresso riportata ha dichiarato inammissibile il rimedio impugnatorio in forza dell’esplicita previsione normativa sancita dal terzo ed ultimo comma dell’art. 739 c.p.c..
Con detta pronuncia i giudici d’appello hanno anche condannato per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. il ricorrente.