Compenso amministratore e determinazione secondo equità
La determinazione giudiziaria del giusto compenso dell’amministratore di società di capitali, ove non pattuito dalle parti ex articolo 2389 del Cc, debba essere condotta alla stregua del criterio dell’equità (si veda l’articolo 1709 c.c,), secondo la regola della proporzione con l’entità della prestazione in concreto svolta e con il risultato fatto conseguire alla società, potendo rilevare, al riguardo, una pluralità di elementi, quali l’impegno profuso dall’amministratore nell’attività prestata, la situazione economica della società, gli utili ed i vantaggi conseguiti, la misura dei compensi come corrisposti nei precedenti esercizi, il compenso corrente nel mercato per analoghe prestazioni, in relazione a società di simili dimensioni, e così via.
Cass. civ., 4 marzo 2021 n. 6056