La Corte d’Appello di Milano con una recentissima pronunzia del 17 luglio 2013 (Pres. Maria Rosaria Sodano – Est. Carla Romana Ranieri) ha precisato che la determinazione del tasso ai fini dell’indagine sulla usura deve essere condotta tenendo conto di commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse solo quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito. In tale prospettiva deve essere ricompresa, nel calcolo del tasso praticato, anche la polizza assicurativa finalizzata alla garanzia del rimborso del mutuo.
Con la citata pronunzia è stato altresì precisato, incidenter tantum, che le direttive e le istruzioni fornite dalla Banca d’Italia in tema di usura e di modalità di calcolo dei tassi soglia, quale organo di vigilanza ed indirizzo delle banche e degli operatori finanziari, non sono vincolanti per gli organi giurisdizionali, non costituendo fonti normative neppure di rango secondario.
avv. Edgardo Riccardi